giovedì 22 gennaio 2015

La sicurezza della lamiera



Basta un impatto diretto sulla cabina abitativa o un ribaltamento per assistere al collasso dell'intera struttura allestita sul posteriore di un camper non furgonato. 
Due episodi avvenuti nell'estate 2014 devono far riflettere sulla debolezza delle strutture degli autocaravan: due incidenti avvenuti in autostrada  tra un autocaravan e un'automobile che ha visto la totale distruzione della cellula abitativa dei camper. Nell'incidente avvenuto in Svizzera nel luglio 2014 un giovane a bordo di una auto di grossa cilindrata perde il controllo  e va  contro un autocaravan, che sbandando sbatte contro un'altra vettura. I due occupanti dell'autocaravan sono usciti dal mezzo con leggere ferite nonostante la distruzione dell'abitacolo. 
Ad agosto in Emilia Romagna  è avvenuto un tamponamento fra due automobili e un autocaravan. L'impatto per il mezzo è stato devastante. L'unica parte riconoscibile dopo l'urto è la cabina (per fortuna) di guida mentre tutta la parte posteriore è stata distrutta. Fortunatamente anche in questo caso gli occupanti a bordo del caravan se la sono cavata con danni fisici di poco conto.


Le tecniche di costruzione della zona posteriore di mansardati, semi-integrali e motorhome si basano sull'utilizzo di materiali leggeri e isolanti. I pannelli sandwich sono la pelle dell'autocaravan: uno strato di materiale isolante (sovente polistirolo) è ricoperto all'esterno da un pannello di alluminio o vetroresina e all'interno di un materiale plastico, o nei modelli più costosi da un altro strato di alluminio. Ad assumere una funzione portante sono spesso dei montanti e traversi in legno, raramente i pannelli integrano un'intelaiatura metallica che a discapito di un maggior peso rende la zona posteriore più robusta. I motorhome, invece, non utilizzano la cabina abitacolo del furgone di origine ma solamente il pianale e la paratia parafiamma fra abitacolo e meccanica. Per garantire la sicurezza dell'abitacolo in caso di incidente quindi il costruttore deve realizzare una gabbia di sicurezza valida, con una monoscocca metallica.

Il grande problema della costruzione di autocaravan sicuri risiede nella mancanza delle normative di omologazione. La meccanica di origine, quindi il furgone utilizzato come base, deve essere sottoposto a crash test completi come richiesto dalle normative europee. Le zone posteriori dei camper non furgonati sono costruite puntando al comfort termico e all'impermeabilità, spesso tralasciando la robustezza in caso di incidente. Una mancanza potenzialmente ancor più grave sui motorhome, che hanno anche la struttura della cabina di guida realizzata ex-novo rispetto al furgone di base.  Nessun crash test dell'autocaravan o motorhome completo è richiesto per superare l'omologazione. Quindi le tecniche costruttive per evitare distacchi fra la zona posteriore e la cabina di guida, e l'integrità della zona abitativa in caso di incidente sono valutati in sede progettuale e costruttiva,a completa discrezione dell'allestitore.

Il principale problema dei semi integrali o mansardati guidabili con la patente B risiede nel peso, che deve essere contenuto per evitare il sovraccarico. L'appesantimento delle meccaniche è il principale nemico della costruzione di un autocaravan, per riuscire a trasportare 4 o 6 persone, bagagli, riserva di acqua e gas e altre attrezzature senza superare i 35 quintali previsti per chi ha la patente B. La soluzione? Bisogna risparmiare peso (e materiale importante a garantire sicurezza in caso di collisione) nella struttura della zona posteriore. 


Nessun commento:

Posta un commento