venerdì 28 settembre 2012

Nuovo Master Renault





Dopo 10.000 km percorsi posso trarre un primo bilancio sulla meccanica New Renault Master.
Attenzione! La versione provata è la L2 H3 quindi passo medio tetto alto (555x275). Per la versione  passo corto tetto medio alcune caratteristiche possono essere diverse e in linea di massima verrà indicato.
Premetto che ciò che dirò non vuole essere una prova dettagliata e neppure con valore oggettivo. Pareri e sensazioni sono puramente soggettive e riferiti solo a questa meccanica senza proporre paragoni o discriminazioni nel confronto con altre marche.

CONFORT  ABITACOLO.

Partendo dall'esperienza personale avuta in più di 120.000 km sul precedente Master posso dire che, pur non essendoci stato un salto epocale, la sensazione che si prova al volante è decisamente più improntata ad uno stile automobilistico o di grossa monovolume piuttosto che a un furgone.
Il volante piccolo, la posizione di guida e la funzionalità dei comandi rendono tutto molto semplice e gradevole. I sedili ISRI versione camping car pluriregolabili e con doppio bracciolo sono estremamente comodi. Proprio nei braccioli e nelle rgolazioni troviamo, però, qualche difetto. Il bracciolo sinistro (destro per il passeggero), di cui si potrebbe fare tranquillamente a meno, interferisce sovente con la cintura e, sul sedile guida, con il volante quando ci accingiamo a ruotarlo, costringendoci a qualche manovra in più con lo schienale.
La quantità di leve delle regolazioni (ben 5) mette poi un po' in difficolatà. Quella dello scorrimento del sedile è posizionata verso la portiera e costringe ad allungarsi sopra il sedile quando lo si vuole ruotare e movimentare per consentire proprio il passaggio del bracciolo esterno. Inoltre è affiancata dalla leva che bascula il tutto e siccome sono posizionate, come già detto, sul lato portiera, non è facile vedere il segno grafico che le distingue e sovente ci si confonde.
La leva della rotazione, che comanda un cavo, è molto elastica da manovrare e quindi bisogna tirarla con forza avendo sempre la sensazione di romperla. Anch'essa poi e un po' nascosta e affiancata dal quella dello scorrimento del cuscino sicchè, anche in questo caso, pur essendo di forme leggermente diverse, sovente si aziona quella sbagliata.
Un ultimo appunto riguarda lo schermo dell'autoradio che comprende anche la temperatura esterna e l'orologio, che essendo posto sotto la cappelliera è di difficile lettura quando si viaggia in pieno giorno o con il sole di fronte.
Per il resto è tutto a portata di mano e studiato con scrupolo e intelligenza, come il freno amano abbattibile che consente di averlo tra i sedili (non dà alcun fastidio nel passaggio) in modo da poterlo azionare in qualunque momento (ad es. in sosta se si è dimenticato di tirarlo) consentendo una sicurezza sconosciuta ai mezzi che lo hanno posizionato vicino alla portiera.
Per finire poi, eccezzionale la quantità di vani e portaoggetti a disposizione.

CONFORT DI MARCIA

Il nuovo Master è un mezzo estremamente silenzioso che consente di conversare sussurrando. Non ci sono scricchiolii o fruscii particolari.La guida è fluida e nelle manovre non ci si accorge della differenza in larghezza con il vecchio modello.I retrovisori sono posizionati correttamente e consentono la regolazione del solo specchio alto ma quello basso è angolato in modo giusto e non necessiterebbe comunque di riposizionamenti.Il raggio di sterzata consente le stesse manovre del Master precedente pur avendo un passo leggermente più lungo. In compenso il volante più piccolo, nelle manovre, permette una rotazione decisamente migliore ed evita l'effetto camionista.
Il reparto sospensioni è quello che mi ha colpito di più. Morbido a basse velocità su strada rettilinea si irrigidisce ad andatura autostradale o nell'affrontare curve e tornanti. In tal caso la guida è veramente piacevole senza dondolii fastidiosi. Per contro, in queste condizioni, la rigidità si riperquote all'interno rendendo più rumorosa la parte abitabile intesa come suppellettili trasportate. Insomma, se non si ferma tutto bene, ad ogni irregolarità si rischia di sentire un concerto di pentole, posate, bottiglie e quant'altro.
La frenata, come già sul Master precedente, è ottima e in caso di scarto improvviso ad alte velocità non si avvertono pericolosi ondeggiamenti (entro certi limiti ovviamente) anche in assenza del ESP (che io purtroppo non ho) ma che noi consigliamo comunque.
Unico difetto un po' rilevante è l'altezza da terra che dopo l'allestimento è inferiore al vecchi Master.  Può essere un fastidio per certi tipi di utilizzo o con il gradino elettrico (io l'ho "grattato" un paio di volte). C'è da dire che tra mezzo allestito e mezzo completamente carico l'altezza non varia più sensibilmente.

MOTORE

I 10.000 km sono stati effetuati con la motorizzazione 125 cv e, come già detto, sul L2H3 con massa del mezzo allestito di 2800 kg e circa 3200 - 3300 a pieno carico quindi, essendo un 35 q.li, con 200 kg di peso non sfruttato.
Prima avevo un 3.000 cc 136 cv quindi passare ad un 2.300 da 125 mi ha preoccupato non poco.
Ebbene, oggi posso dire che non rimpiango assolutamente la vecchia cilindrata.
Bisogna dire che questo motore arriva all'utente finale decisamente addormentato. Si devono passare i primi 2000 km per sentire le sue vere potenzialità.
Il tiro inizia già a 1400 giri ed è costante e vigoroso fino ai 2500. Dai 2500 ai 3500 rimane costante ma non cresce particolarmente. Il 150 cv sopperisce in parte a questo gap.
Per la gestione del motore siamo aiutati dalla spia di cambianta che interviene normalmente tra i 1400 e i 2400 giri. Perciò se si segue il suo "consiglio", sia in pianura, ma ancor più in salita, la guida è sempre particolarmente piacevole e briosa. Certamente il 3000 aveva tiro e coppia da vendere ma alla fine la guida diventava impegnativa.
Con il nuovo modello, invece, non si è mai impegnati a dominarlo ma piuttosto si lascia godere. Il 125 cv poi, dà il meglio di sè sul passo corto dove, a fronte di una massa e un'altezza inferiore, le prestazioni vengono accentuate.
I consumi, ovviamente, non sono come quelli indicati dalla casa e sono paragonabili al vecchio 2.500 115cv, ma con decisamente un'altra fruibilità.
Se si rispettano le spie di cambiata abbiamo un consumo reale (sempre su L2H3 perchè per L1H2 lo scarto è nell'ordine del 10% a favore di quest'ultimo) su strade extraurbane di 10.5 km/litro in media.
In autostrada invece, c'è un salto netto a seconda della velocità.
A 110/115 km/h il consumo si attesta sui 10.2 km/litro. Ma se si viaggia sopra questa soglia (fino a 130 km/h) il consumo aumenta e si attesta sui 9.5 km/litro.
La velocità massima da me raggiunta  con il mio modello è di 148 km/h rilevato su GPS (ma non ditelo in giro!) lasciando un buon margine di potenza a velocità codice.



AFFIDABILITA'

Per qunato riguarda l'affidabilità, sui mezzi da me venduti fino ad ora si sono presentati i seguenti problemi:

- All'origine.
Regolatore di velocità non funzionante   1 Mezzo
Condizionatore difettoso                       1 Mezzo

- Dopo l'uso.
Relè dell'impianto della turbina rumoroso (vibrazione) 3 Mezzi
Tubature del gasolio difettose (aspiravano aria ma non perdevano gasolio) 1 Mezzo
Paraurti anteriore con plastica difettosa  1 Mezzo.

Ad oggi non mi risultano altri problemi ad eccezione di quelli che i clienti non mi hanno eventualmente segnalato e che verrano comunicati se in questi giorni mi saranno indicati.
Un paio di mezzi hanno subito un richiamo per la verifica del verricello della ruota di scorta.
A mio parere tutti problemi di gioventù che non inficiano per nulla la bontà del prodotto e nel mio caso, prontamente e diligentemente risolti dalla rete di assistenza. Abbiamo in forse, ma dovrebbe essere risolto anche quello, la sostituzione del paraurti difettoso a causa dell'impuntarsi di un ispettore.
Ci auguriamo che la relazione possa essere stata interessante e ribadiamo la nostra fiducia nella Renault che fino ad ora non ha deluso le nostre aspettative.



( Fonte helixcamper.it )



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