Ottobre lo possiamo definire il “mese del tartufo”: è
infatti in questo periodo che si svolgono la maggior parte delle sagre con
protagonista questo – lussuoso – tubero.
Anche la regione Marche è ricca di questi golosi
appuntamenti, tanto che la Provincia di Pesaro ed Urbino ha pensato bene di
dedicarci pure una strada, la “Strada del Tartufo”.
L’occasione è, passateci il termine, ghiotta, sia sotto
l’aspetto puramente culinario, sia per visitare, a bordo del nostro VCR,
incantevoli zone dell’Italia fuori dai classici circuiti turistici.
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Tipico paesaggio delle Marche |
Il nostro itinerario ipotetico parte da Urbino. Cittadina adagiata all’Appennino, ha il centro storico
inserito dal 1998 nella lista dei beni Patrimonio dell’UNESCO.
Nella ricchezza di monumenti di prim’ordine, spiccano sicuramente il Palazzo
Ducale, con i caratteristici torricini, ed il Duomo. Da non dimenticare,
inoltre, la Casa di Raffaello.
Si può sostare nell’area di sosta in
Viale Pablo Neruda da
cui partono i bus di linea per il centro.
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Urbino |
Proseguiamo il nostro itinerario verso
Acqualagna, circa 18km a sud di Urbino (nel tragitto merita una
sosta il borgo di
Fermignano, con il
suo bellissimo ponte a tre arcate; area di sosta vicino al centro in
Via MartinLuther King).
Acqualagna, cittadina che ha dato tra gli altri i natali ad
Enrico Mattei, è famosa per la “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco”. Arrivata
alla 48° edizione, quest’anno si svolgerà dal 27 ottobre al 10 novembre.
Evento imperdibile per gli amanti del genere e non solo,
offre ben 4 aree dedicate, 80 stand allestiti e 100 espositori, oltre ad altri
eventi collaterali.
Da visitare inoltre, in zona, la
gola del Furlo, con le sue
due gallerie romane (dove passava l’antica via Flaminia) e i sentieri che la
costeggiano.
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Gola del Furlo |
Durante la fiera è organizzato, grazie al Camping Club
Pesaro, un raduno camper nell’area di sosta di Via Kennedy. Altra possibilità è l'area del Furlo, in
Via Pianacce 1.
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Tartufo di Acqualagna
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Proseguiamo verso sud: dopo circa 30 km giungiamo a Pergola, comune famoso per la sua
produzione vitivinicola, ma soprattutto per il Museo dei Bronzi Dorati e della
città di Pergola.
I Bronzi sono un gruppo statuario di origine romana, unico al mondo,
probabilmente risalente al 50 a.C. e sono saliti tempo fa alla ribalta anche
per la contesa della cittadina pesarese con Ancona. Conservati in particolari
condizioni, meritano sicuramente una visita.
Area di sosta presente in
Via San Biagio, a circa 200m dal
bel centro storico.
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Bronzi Dorati del Museo di Pergola |
Torniamo sui nostri passi e proseguiamo verso ovest,
direzione Apecchio, autentico borgo
arroccato sull’Appennino marchigiano.
Comune dalla storia millenaria, ospita agli inizi di ottobre la “Mostra Mercato
del Tartufo e dei prodotti del bosco”.
Attrazione è il Palazzo Ubaldini, costruito dall’omonima famiglia, che ha un
bel porticato formato da otto colonne sormontate da raffinati capitelli ionici.
Interessante la visita ai sotterranei, utilizzati come scuderie nel passato,
oggi sede del Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone, una delle
collezioni di ammoniti e materiale paleontologico vario più ricche e
interessanti d’Europa.
Da non sottovalutare inoltre la visita, in basso al paese, del ponte romanico
con caratteristica schiena ad asino: l’interesse architettonico è di livello
nazionale.
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Apecchio |
Ci dirigiamo ora a nord e, dopo una ventina di chilometri,
arriviamo a Sant’Angelo in Vado.
Attrazione turistica principale di questo borgo è senza dubbio la Domus del
Mito. Si tratta di una cospicua porzione dell’abitato della città romana di
Tifernum Mataurense. Gli scavi hanno portato alla luce l’intera articolazione
di una grande domus gentilizia della fine del I sec. d.C. e un ricco complesso
di mosaici figurati.
Altro ghiotto motivo di visita è la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco
pregiato delle Marche, arrivata alla sua 50° edizione: il centro storico si
anima di eventi con protagonista il prezioso tubero.
Area di sosta presente anche in questo caso: si trova in
Via Cascata del Sasso, a circa 1km dal centro storico.
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Sant'Angelo in Vado |
Prima di dirigerci verso il mare, merita una sosta il borgo
di
Piandimeleto, con il suo ben
tenuto
Castello dei conti Oliva. Il borgo ospita, agli inizi di ottobre, l’interessante
Mostra del Fungo e la mostra Micologica Regionale.
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Piandimeleto |
Qui non ci sono aree attrezzate, ma quella già citata di
Sant’Angelo in Vado dista appena una dozzina di km.
Nel tragitto verso Fano una sosta la merita inoltre Cartoceto, con un piccolo ma bello
centro storico, in cui spicca il Palazzo del Popolo, in Piazza Garibaldi, di
origine trecentesca. Anche qua troviamo un appuntamento culinario: si svolge
infatti dal 3 al 10 novembre la Mostra Mercato dell’oliva e dell’olio
extravergine.
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Cartoceto |
Siamo quasi alla fine di questo itinerario. Fano, 70 km a est di Sant’Angelo in
Vado, è meritevole di una fermata. Con le sue mura e con ancora visibili le tracce del
Cardo e del Decumano, il suo centro storico ha un impronta fortemente romanica.
Il borgo è protagonista a fine novembre della 26° Mostra e Fiera dei sapori e
aromi d’autunno, con prodotti tipici tra cui stoccafisso e baccalà.
Area di sosta, gratuita e a pochi passi dal centro, in
Viale Kennedy.
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Fano, mura |
Dodici km, quasi tutto a bordo mare, ci separano da Pesaro.
Cittadina affacciata sul mare, ha un bel centro storico ricco di monumenti,
alcuni dei quali del periodo rinascimentale.
Sicuramente da non perdere il Palazzo Ducale, fatto erigere da Alessandro
Sforza, con il suo maestoso portico a sei arcate, il Duomo o Cattedrale di
Santa Maria Assunta di epoca romanica, la viva Piazza del Popolo e la casa
natale di Gioacchino Rossini.
Merita un’occhiata inoltre, sul lungomare, la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro,
posizionata nel Piazzale della Libertà, dominato da Villino Ruggeri, splendido esempio
di architettura liberty.
Il punto di sosta lo troviamo in
Via dell’Acquedotto, a 1 km
dalla centralissima Piazza del Popolo.
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Pesaro | |
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Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro |
In conclusione il nostro vuole essere un semplice spunto per
un itinerario nelle
Marche, regione selvaggia e ancora poco conosciuta, che
possiamo definire un mix tra arte e sapori.
LINK:
COORDINATE AREE DI SOSTA: