martedì 22 ottobre 2013

Marche: profumo di tartufo!




Ottobre lo possiamo definire il “mese del tartufo”: è infatti in questo periodo che si svolgono la maggior parte delle sagre con protagonista questo – lussuoso – tubero.

Anche la regione Marche è ricca di questi golosi appuntamenti, tanto che la Provincia di Pesaro ed Urbino ha pensato bene di dedicarci pure una strada, la “Strada del Tartufo”.

L’occasione è, passateci il termine, ghiotta, sia sotto l’aspetto puramente culinario, sia per visitare, a bordo del nostro VCR, incantevoli zone dell’Italia fuori dai classici circuiti turistici.
Tipico paesaggio delle Marche
Il nostro itinerario ipotetico parte da Urbino. Cittadina adagiata all’Appennino, ha il centro storico inserito dal 1998 nella lista dei beni Patrimonio dell’UNESCO.
Nella ricchezza di monumenti di prim’ordine, spiccano sicuramente il Palazzo Ducale, con i caratteristici torricini, ed il Duomo. Da non dimenticare, inoltre, la Casa di Raffaello.

Si può sostare nell’area di sosta in Viale Pablo Neruda da cui partono i bus di linea per il centro.
Urbino
Proseguiamo il nostro itinerario verso Acqualagna, circa 18km a sud di Urbino (nel tragitto merita una sosta il borgo di Fermignano, con il suo bellissimo ponte a tre arcate; area di sosta vicino al centro in Via MartinLuther King).

Acqualagna, cittadina che ha dato tra gli altri i natali ad Enrico Mattei, è famosa per la “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco”. Arrivata alla 48° edizione, quest’anno si svolgerà dal 27 ottobre al 10 novembre.
Evento imperdibile per gli amanti del genere e non solo, offre ben 4 aree dedicate, 80 stand allestiti e 100 espositori, oltre ad altri eventi collaterali.
Da visitare inoltre, in zona, la gola del Furlo, con le sue due gallerie romane (dove passava l’antica via Flaminia) e i sentieri che la costeggiano.
Gola del Furlo
 Durante la fiera è organizzato, grazie al Camping Club Pesaro, un raduno camper nell’area di sosta di Via Kennedy. Altra possibilità è l'area del Furlo, in Via Pianacce 1.
Tartufo di Acqualagna
Proseguiamo verso sud: dopo circa 30 km giungiamo a Pergola, comune famoso per la sua produzione vitivinicola, ma soprattutto per il Museo dei Bronzi Dorati e della città di Pergola.
I Bronzi sono un gruppo statuario di origine romana, unico al mondo, probabilmente risalente al 50 a.C. e sono saliti tempo fa alla ribalta anche per la contesa della cittadina pesarese con Ancona. Conservati in particolari condizioni, meritano sicuramente una visita.

Area di sosta presente in Via San Biagio, a circa 200m dal bel centro storico.
Bronzi Dorati del Museo di Pergola
Torniamo sui nostri passi e proseguiamo verso ovest, direzione Apecchio, autentico borgo arroccato sull’Appennino marchigiano.
Comune dalla storia millenaria, ospita agli inizi di ottobre la “Mostra Mercato del Tartufo e dei prodotti del bosco”.
Attrazione è il Palazzo Ubaldini, costruito dall’omonima famiglia, che ha un bel porticato formato da otto colonne sormontate da raffinati capitelli ionici. Interessante la visita ai sotterranei, utilizzati come scuderie nel passato, oggi sede del Museo dei Fossili e Minerali del Monte Nerone, una delle collezioni di ammoniti e materiale paleontologico vario più ricche e interessanti d’Europa.
Da non sottovalutare inoltre la visita, in basso al paese, del ponte romanico con caratteristica schiena ad asino: l’interesse architettonico è di livello nazionale.

Area di sosta presente in Via del Mercato, adiacente al centro antico.
Apecchio
Ci dirigiamo ora a nord e, dopo una ventina di chilometri, arriviamo a Sant’Angelo in Vado.
Attrazione turistica principale di questo borgo è senza dubbio la Domus del Mito. Si tratta di una cospicua porzione dell’abitato della città romana di Tifernum Mataurense. Gli scavi hanno portato alla luce l’intera articolazione di una grande domus gentilizia della fine del I sec. d.C. e un ricco complesso di mosaici figurati.
Altro ghiotto motivo di visita è la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco pregiato delle Marche, arrivata alla sua 50° edizione: il centro storico si anima di eventi con protagonista il prezioso tubero.

Area di sosta presente anche in questo caso: si trova in Via Cascata del Sasso, a circa 1km dal centro storico.
Sant'Angelo in Vado
Prima di dirigerci verso il mare, merita una sosta il borgo di Piandimeleto, con il suo ben tenuto Castello dei conti Oliva. Il borgo ospita, agli inizi di ottobre, l’interessante Mostra del Fungo e la mostra Micologica Regionale.
Piandimeleto
Qui non ci sono aree attrezzate, ma quella già citata di Sant’Angelo in Vado dista appena una dozzina di km.

Nel tragitto verso Fano una sosta la merita inoltre Cartoceto, con un piccolo ma bello centro storico, in cui spicca il Palazzo del Popolo, in Piazza Garibaldi, di origine trecentesca. Anche qua troviamo un appuntamento culinario: si svolge infatti dal 3 al 10 novembre la Mostra Mercato dell’oliva e dell’olio extravergine.
Cartoceto
Siamo quasi alla fine di questo itinerario. Fano, 70 km a est di Sant’Angelo in Vado, è meritevole di una fermata. Con le sue mura e con ancora visibili le tracce del Cardo e del Decumano, il suo centro storico ha un impronta fortemente romanica.
Il borgo è protagonista a fine novembre della 26° Mostra e Fiera dei sapori e aromi d’autunno, con prodotti tipici tra cui stoccafisso e baccalà.

Area di sosta, gratuita e a pochi passi dal centro, in Viale Kennedy
Fano, mura
Dodici km, quasi tutto a bordo mare, ci separano da Pesaro.
Cittadina affacciata sul mare, ha un bel centro storico ricco di monumenti, alcuni dei quali del periodo rinascimentale.
Sicuramente da non perdere il Palazzo Ducale, fatto erigere da Alessandro Sforza, con il suo maestoso portico a sei arcate, il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta di epoca romanica, la viva Piazza del Popolo e la casa natale di Gioacchino Rossini.
Merita un’occhiata inoltre, sul lungomare, la Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro, posizionata nel Piazzale della Libertà, dominato da Villino Ruggeri, splendido esempio di architettura liberty.

Il punto di sosta lo troviamo in Via dell’Acquedotto, a 1 km dalla centralissima Piazza del Popolo.
Pesaro
Sfera Grande di Arnaldo Pomodoro
In conclusione il nostro vuole essere un semplice spunto per un itinerario nelle Marche, regione selvaggia e ancora poco conosciuta, che possiamo definire un mix tra arte e sapori.


LINK:



COORDINATE AREE DI SOSTA:

 

4 commenti:

  1. Ottimo itinerario. Vista la vicinanza e il carattere gastronomico del tour io farei una puntatina con una breve deviazione in Toscana, per fare una bella cenetta con sosta notturna inclusa alla Locanda del Castello di Sorci ad Anghiari e precisamente qui 43.514895,12.077997 ... ne vale la pena ... non ve ne pentirete ...

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  2. Ottimo intinerario, noi ne abbiamo visitato una piccola parte ma merita veramente di tornarci

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