Molte coppie giovani, sono indirizzate verso la scelta del camper furgonato in quanto mezzo molto agile e non cosi' " vecchio " quanto un camper classico " Bronto " . Con il passare del tempo , queste tipologia di equipaggio vanno ad aumentare i propri componenti e di conseguenza le esigenze all'interno del mezzo cambiano rapidamente . Sicuramente la soluzione migliore sarebbe sostituire il mezzo ad ognuno di queste variazioni , ma naturalmente non e' possibile, e qui esce l'ingegno dei soliti esperti del Fai da te .
Inizia l'avventura del nostro neo-papa' Matteo, che dopo l'acquisto del nuovo Raptro Adria Twin del 2013, con la disposizione classica ( letto matrimoniale in coda ) inizia i progetti e poi i lavori.
Dopo qualche consiglio dei vari utenti di COL, in particolare Bruno/Campersempre ( seguiti da schizzi Leonardiani ) il nostro nuovo Paparino e' passato alla pratica, con un poco di ingegno e legno e' giunto alla conclusione della sua nursery da Raptor .
La prima proposta di Baby lettino retrattile appeso ai pensili .
La seconda proposta di Baby lettino con sostegno fisso alla base del letto .
A seguire le varie fasi della realizzazione del letto per Baby
Telaio di supporto
Telaio di sostegno sfasato
Telaio fissato alla rete del letto matrimoniale originale
Prova dello spazio sottoletto
Particolare del supporto verso il portellone
Particolare del supporto contro la parete del bagno
Ho sempre pensato l'Islanda come uno spettacolare "laboratorio naturale" dove fare esperienza diretta di tutto ciò che mi affascina dal punto di vista naturalistico. L'Islanda racchiude molteplici aspetti nei quali la natura e la sua forza si manifestano. Vulcani attivi, ghiacciai, potenti geyser, iceberg, spettacolari ed enormi cascate, laghi pittoreschi, scogliere maestose, lagune glaciali, fiordi, montagne ed arcobaleni.
Fare questo viaggio in camper è solo la naturale conseguenza del fatto che amiamo viaggiare ed amiamo farlo in plein air (quando possibile).
Decidiamo quindi di imbarcarci in questa avventura e di avvalerci come già successo per il viaggio in Marocco dell'anno prima, dei servizi messi a disposizione da Camper e Giramondo.
L'organizzazione del viaggio prevede il ritrovo ad Hirtshals in Danimarca per la partenza con la Smyryll Lines, l'unica società di navigazione che permette di raggiungere l'Islanda, dalla Danimarca, durante i mesi estivi:
Decidiamo di raggiungere la Danimarca senza unirci al gruppo e partendo un giorno prima, per arrivare al punto di incontro senza grandi ansie.
Il viaggio è molto piacevole, fa un grande caldo, ma, nonostante la lunghezza, da Milano circa 1700 km, corre via velocemente, merito anche del ducato che si fa guidare in assoluta scioltezza.
Nonostante abbia programmato le soste decidiamo di fermarci in maniera più libera: in Germania questo è assolutamente possibile. Praticamente ad ogni uscita della A7 è possibile trovare un'area di sosta o un campeggio nel giro di 5 km. Certe bellezze naturali non si possono esprimere a parole quindi in questo resoconto troverete molte foto e pochi racconti. 6 agosto
La partenza al mattino avviene sotto una pioggia battente e in un freddo pungente. La giornata in nave, molto confortevole, scorre via fra collegamenti internet (costosi), lettura di libri, riunioni informative. Il tempo è brutto
però verso sera ci regala questo spettacolare tramonto sull'Oceano e il cuore si rallegra un po'.
7 agosto
Il giorno dopo è pieno di luce; nel pomeriggio è previsto l'arrivo alle isole Fær Øer.Fa comunque abbastanza freddo, soprattutto spira un vento gelido: sotto la giacca di goretex, un piumino, un pile ed una maglietta con le maniche lunghe. Ma non basta.
La luce è però meravigliosa.
8 agosto Dopo un'altra notte in nave finalmente al mattino arriviamo in Islanda e sbarchiamo al porto di Seydisfjordur, dopo aver percorso un fiordo lungo 17 km, in pieno sole.
Tutti corriamo verso i nostri mezzi, il traghetto è strapieno (camper, fuoristrada, automobili, bus, tanti motociclisti e tanti ciclisti)
Riusciremo ad sbarcare?
Mi dico di sì, ricordandomi che siamo uscite indenni dal traghetto per il Marocco a Tangeri Med. Dopo quell'esperienza siamo in grado di affrontare di tutto.
L'uscita dal porto avviene molto velocemente: ci fermano solo per incollare sul parabrezza un adesivo indicante il periodo di permanenza nell’isola.
Aspettiamo gli altri fermandoci nel primo spiazzo libero ed approfittiamo per farci un buon caffè italiano. E' una giornata di sole.
Il nostro primo obiettivo è raggiungere Egilsstadir, sosta classica per il cambio valuta, rifornimento carburante e viveri. La strada che percorriamo, n°93, è davvero splendida, sale su di un passo in quota e poi segue a valle il fiume.
Dobbiamo raggiungere l'intersezione con la strada statale 1, la famosa Ring Road che percorreremo fino a Grimmsstadir, dove imboccheremo la pista per raggiungere la cascata di DETTIFOSS.
La Ring Road è la strada che percorre il periplo dell’isola ed è lunga circa 1332 km. E’ quasi tutta asfaltata. Ed anche quella che riserva minori sorprese.
Le condizioni delle strade variano considerevolmente in Islanda. Ci sono molte strettoie, ripidi sentieri ghiaiosi, con buche profonde e curve brusche.
Alcune di queste strade, segnalate sulle mappe, sono percorribili solo con veicoli 4x4.
E' bene premunirsi di una carta stradale 1:200.000; non è facilissimo trovarle in Italia e conviene comprarle direttamente in Islanda.
Fra i tanti servizi offerti comunque, per chi può collegarsi in Internet, vi è questo sito:
che garantisce, giorno per giorno, informazioni sulle strade e sulla loro percorribilità.
Dettifoss è la piùimponente cascata d' Europae forse la più impressionante. Ha un'altezza di 45 metri ed un fronte di ben 100 metri e rovescia a valle 193 metri cubi d’acqua al secondo, sollevando spruzzi visibili anche in lontananza.
La potenza del fiume è evidente, come è possibile notare dal labirinto di gole più a valle delle cascate. Una copia in miniatura del Gran Canyon in Arizona.
In questa prima giornata l’Islanda si è presentata in tutto il suo splendore:fiordi luminosi, campi di lava accidentati, cascate imponenti, vette innevate.
Lasciamo questa zona per dirigerci verso il campeggio di Asbyrgi dove passeremo la notte. L’ultima immagine prima di mettersi a letto e riposarsi: sono le 22.37 ora islandese.
In Islanda vige l'ora di Greenwich (GMT) per l'intero corso dell'anno. La differenza con l'ora italiana è dunque di 1 ora.
Non esiste l'ora legale. Pertanto, nel periodo estivo, quando in Italia entra in vigore l'ora legale, la differenza oraria con l'Islanda ammonta a 2 ore.
9 agosto
Il cielo è molto nuvoloso e a tratti pioviggina.
Grazie all'influenza della Corrente del Golfo, l'Islanda gode di un clima oceanico freddo ma temperato, con estati fresche ed inverni piuttosto miti nonostante la latitudine, ma la caratteristica principale del tempo è comunque la "variabilità" (si passa anche 3 o 4 volte al giorno dal sole alla pioggia e dalla calma al vento forte). Bisogna quindi vestirsi in modo adeguato.
E’ un susseguirsi di campi di lava. L'Islanda è composta interamente da materiali vulcanici, per la maggior parte da enormi strati di colate laviche successive, specialmente basaltiche, che risalgono dal fondo oceanico lungo la dorsale medio-atlantica.
La nostra meta oggi è la Baia di Skjálfandi di fronte alla costa di HUSAVIK, uno dei principali punti d'osservazione delle balene.
In effetti la baia islandese offre condizioni ottime per la vita di balene e altri cetacei: acque profonde esposte alle correnti, variazioni di livello dell'acqua minime, cibo in abbondanza e zone riparate dalle tempeste oceaniche.
Husavik è una tipica cittadina islandese con le sue case colorate, il piccolo porto e le vette coperte di neve che si specchiano nella baia. Il periodo migliore per l’avvistamento va da giugno ad agosto: in questi mesi la possibilità di avvistamento è assicurata.
Ad Husavik troverete due agenzie che svolgono questo servizio. I costi sono standard ed il servizio offerto equivalente. L’uscita costa circa 50 euro e dura circa 3 ore.
A bordo viene fornito l’equipaggiamento per proteggersi dal freddo, dagli spruzzi e come nel nostro caso anche dalla pioggia.
Durante l’escursione una guida in inglese commenta le operazioni per arrivare a pochi metri dalle balene.
Fra le altre cose ci viene raccontato che il nome della baia, Skjalfandi, in islandese significa letteralmente “tremante”: nella baia infatti si verificano, molto spesso, piccoli terremoti, lievi, originati dalla faglia che corre proprio sotto la baia.
E’ preferibile avere qualche rimedio per chi soffre il mal di mare. I miei travelgum sono andati a ruba.
La pioggia ci accompagna per tutto il pomeriggio. Dopo il whale-watching, una breve passeggiata per il paese e poi, attraverso la strada 87, raggiungiamo la zona del Lago Myvatn dove ci fermeremo per due giorni in campeggio.
10 agosto
Oggi il programma propone una lunga escursione all'interno della caldera dell'Askja.
Le strade da percorrere prevedono l'utilizzo di mezzi appropriati
per il superamento di tratti di strada fra grandi affioramenti di lava ed di molti guadi. L'escursione dura una giornata e prevede il pranzo al sacco perché non esistono punti di ristoro, un abbigliamento adeguato e soprattutto scarpe da trekking.
Attraversiamo paesaggi desertici con formazioni geologiche insolite e grandi campi di lava che si sono formati da varie eruzioni in periodi diversi.
solcati da freddi fiumi glaciali
Lasciamo il pullman e affrontiamo il sentiero che ci porterà alla caldera dell'Askja. Il freddo è pungente ed il vento, a tratti, fastidioso.
Qui gli astronauti americani si sono allenati prima di avventurarsi sulla Luna nel 1969.
Dopo una camminata di circa mezz'ora arriviamo alla caldera dell'Askja.
Sullo sfondo le acque color blu zaffiro del lago Oskjuvatn: in primo piano il cratere di tefrite Viti che ancora oggi ospita un lago di acqua calda.
Qualcuno si avventura lungo il sentiero per fare il bagno.
Passiamo la serata in campeggio sotto una fastidiosa pioggerellina.
11 agosto
Al mattino il tempo è proprio brutto. Ci dirigiamo con i nostri mezzi verso la zona del vulcano Krafla. Parcheggiamo i camper nella nebbia
e raggiungiamo a piedi il bordo del cratere Viti (Inferno) dove a mala pena si riesce ad intravedere la pozza d'acqua che si è formata al suo interno e che dovrebbe essere turchese.
A piedi del vulcano una vasta zona caratterizzata da fumarole
pozze di fango ribollente
Una zona da visitare con attenzione, seguendo i sentieri segnati, poiché è considerata una zona attiva
Nel pomeriggio, nel nostro itinerario verso Akureyri, secondo città dell'Islanda, facciamo una piccola deviazione per vedere la cascata di Godafoss.
Andando verso Akureyri il tempo migliora decisamente.Troviamo un grande piazzale dove vi sono altri camper e ci posteggiamo per un giro in città e per passare la notte.
Dopo cena un giro per la cittadina.
12 agosto
Oggi lasceremo la Ring Road per visitare una parte della regione dei fiordi nord-occidentali.
E' una splendida giornata di sole e la temperatura si è alzata (20°).
Le strade che percorriamo sono molto panoramiche
Questa è la regione d'Islanda meno frequentata dai turisti. Il traffico è inesistente
ed i paesaggi che si ammirano dal finestrino lungo la strada 82 e poi la
76, lasciano senza fiato
Arriviamo al paesino di Siglufjordur, dopo aver attraversato, con qualche apprensione un tunnel di circa 4 km a doppio senso di circolazione ma largo quanto basta a far passare un solo veicolo. Per fortuna non c'è traffico e comunque ogni duecento metri una piazzola, al limite della carreggiata,
permette di fermarsi nel caso di incrocio con altri veicoli.
Siglufjordur, oggi è un luogo tranquillo caratterizzato da casette dai colori vivaci
ma in passato è stato il più importante porto islandese per la pesca delle aringhe. Fino al 1960 quando le aringhe scomparvero, improvvisamente, dalle coste settentrionali dell'Islanda.
Un bel museo ricorda la storia della cittadina
Il nostro viaggio riprende dopo un breve pranzo e la strada 76, ci permette di fermarci più volte
per fotografare e scrutare l'orizzonte con il binocolo.
D'altra parte a soli 36 km a nord passa il circolo polare artico.
Le foto rendono l'idea della bellezza e varietà dei paesaggi che appaiono ai nostri occhi curva dopo curva
Proseguiamo verso il delta paludoso di Skagarfjordur per arrivare al museo delle fattorie di torba, una collezione di 12 case di torba risalenti al XVIII secolo.
Nei primi anni del XIX furono sostituite da casette in legno.
Riprendiamo la Ring Road per raggiungere Blonduos, dove passeremo la notte in campeggio.
13 agosto
Oggi ci aspetta una tappa abbastanza lunga considerate le strade islandesi. Il tempo è decisamente brutto. Attraversiamo per chilometri
campi di lava
acquitrini e paludi
e quindi decidiamo di approfittare di un grande supermercato per fare un rifornimento che ci permetta una maggiore autonomia per i giorni seguenti.
Alcune volte il paesaggio è veramente spettrale
e ti aspetti che, improvvisamente, si materializzi un troll della mitologia norrena. Arriviamo a Olasfvik, fa molto freddo e il vento è fastidioso. Sostiamo in libera in un grandissimo piazzale vicino alla chiesa. Naturalmente come succede spesso, nel giro di un paio d'ore, siamo in parecchi camper.
14 agosto Abbiamo consultato il sito delle previsioni del tempo ed anche per oggi e per i prossimi giorni è previsto brutto tempo. Scendiamo lungo la costa ovest per percorrere la passeggiata che unisce Hellnar a Arnastapi. Peccato per il tempo brutto perchè i paesaggi sono veramente belli ed insoliti
spiagge dorate fra rocce basaltiche
baie spettrali
Scendiamo verso sud in direzione di Husafell per visitare le cascate di Hraunfossar e Barnafoss.
Un particolare del letto del fiume a valle
Un cespuglio di cotone artico
Raggiungiamo il campeggio di Reykjavik: ritroviamo molti dei camperisti incontrati sulla nave. Per la prima volta dobbiamo fare la fila per ottenere l'ingresso. Il campeggio, a sera, è pieno. Naturalmente piove.
15 agosto Nel programma originario avremmo dovuto fermarci in città solo mezza giornata; ma il maltempo consiglia un cambio di date per le escursioni successive e quindi in gruppo si decide di fermarsi a Reykjavik. Anche perché nei giorni seguenti è previsto un miglioramento del tempo. La sosta è dedicata a visitare la città. Il tempo è veramente inclemente, difficile anche fotografare. Comunque dopo tanta immersione nella natura provo un pò di fastidio a passeggiare in un centro abitato.
16 agosto
Sotto un cielo a tratti pieno di nubi a tratti con squarci di azzurro ci dirigiamo verso la Laguna Blu, una grande piscina termale di acqua color azzurro latteo racchiusa in un campo di lava nera.
Le piscine vengono alimentate con acque la cui temperatura viene mantenuta costante a 38°.
Dopo un bagno veramente fuori dal consueto ritorniamo in camper per un breve pranzo.
Un consiglio: se siete interessati ad un'esperienza di questo tipo cercate di entrare all'apertura quando ancora la struttura non è presa d'assalto dai turisti e dagli stessi islandesi.
Nel pomeriggio la nostra destinazione è il Parco di Thingvellir, sito importante sia dal punto di vista geologico che dal punto di vista storico
Nel parco diventa visibile la dorsale medioatlantica, che divide la zolla tettonica americana dall'europea.
(Da Wikipedia)
La spaccatura, delimitata da alte pareti di basalto, si allarga di 3 cm l'anno, e continua da sud - ovest a nord est attraversando tutta l'isola. Il sentiero che si snoda lungo il canyon principale permette così un'incredibile passeggiata sospesa tra due continenti: l'americano e l'europeo.
E' il luogo dove i vichinghi fondarono nel 930 d.C. l'Alþing, primo Parlamento "democratico" del mondo.
Il parco è molto esteso: vari sentieri permettono di percorrerlo in tutte le direzioni.
Decidiamo di passare la notte nel parcheggio. Verso l'imbrunire dobbiamo chiuderci in camper perché assaliti da nugoli di insetti fastidiosi. Approfittiamo per cenare.
Un gentile guardiano verso le 22 ci comunica che non è possibile fermarsi all'interno del parco.
Riprendiamo quindi la strada e appena fuori dal parco, avremo percorso una decina di km, ci fermiamo in un grande spiazzo dove passiamo la notte. In Islanda la sosta è l'ultimo dei problemi.
17 agosto
Ci risvegliamo in un posto meraviglioso.
L'obiettivo della mattina è raggiungere la zona di Geysir. Il termine geyser deriva dall'islandese Geysir (soffio). In realtà è stato dato il nome "geyser" al fenomeno, mentre in in islandese è solo il nome di quel singolo geyser. Al giorno d'oggi il Geysir è inattivo ma per fortuna è possibile osservare un altro geyser, Strokkur, che dista meno di 50 metri da Geysir ed erutta con regolarità ogni 10 minuti. La calma
prima della esplosione (se avete la pazienza di vedere il video)
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso le cascate di Gullfoss.
La cascata è divisa in due tronconi; quello superiore con un caduta di circa 11 metri e quello inferiore con un salto di circa 21. Spettacolare il canyon a valle
Thingvellir, Geysir e Gullfoss compongono il cosidetto Circolo d'oro e costituiscono la maggior attrazione d'Islanda. Sono i luoghi dove vi è la più alta concentrazione di visitatori
In serata raggiungiamo il campeggio di Selfoss, dove ci fermeremo per due notti.
18 agosto Oggi è in programma un'escursione nell'antica valle del Landmannalaugar.Troviamo il pulmino 4x4, noleggiato, all'entrata del campeggio. Ci addentriamo nella pista
e davanti a noi si aprono scenari incredibili
Arriviamo nella zona del Rifugio Landmannalaugar. Da qui partono bellissimi sentieri che permettono escursioni sia di poche ore come di più giorni. C'è un piccolo piazzale, dove è possibile piantare le tende, i servizi ed un autobus adattato a punto di ristoro e dove è possibile ripararsi dalla pioggia come nel nostro caso. Naturalmente non manca una piscina naturale di acqua calda.
Ed alla fine senza che il tempo sia mai migliorato riprendiamo la pista per il ritorno in campeggio.
19 agosto Scendiamo verso il sud est dell'Islanda in una lenta marcia di avvicinamento al porto di Seydisfjordur dove ci imbarcheremo sulla nave che ci riporterà in Danimarca. Percorriamo la Ring Road fino alla deviazione per la cascata di Seljalandsfoss
La roccia affiorante dietro la cascata permette di camminare sotto la caduta dell'acqua. Molti si avventurano: il bagno è assicurato
Il nostro viaggio prosegue verso est, sempre lungo la Ring Road: giungiamo a Dyrholaey, un altopiano roccioso con un enorme arco in pietra.
Il promontorio è una riserva naturale particolarmente ricca di avifauna; finalmente arriviamo molto vicino ad una piccola colonia di pulcinella di mare.
La vista dal promontorio sulla nera spiaggia vulcanica di Reynisfjara è magnifica
Una strada sterrata scende alla spiaggia: lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi è meraviglioso. Scendiamo con i camper.
Il promontorio visto dalla spiaggia
I faraglioni
Un incredibile gruppo di colonne basaltiche
Riprendiamo la nostra strada verso Parco Nazionale di Skaftafell ed un tenue arcobaleno appare all'orizzonte mentre facciamo benzina
Il tempo sembra migliorare
Arriviamo al camping del Centro visitatori del Parco di Skaftafell.
Dormiamo parcheggiati fra due lingue di ghiacciaio. Non c'è bisogno di accendere la stufa, bastano i piumini. Sempre di più penso che abbiamo comprato un ottimo camper.
20 agosto
Lasciamo il campeggio fra le due lingue del Vatnajokull, il ghiacciaio più grande d'Europa, diretti verso la Baia di Jokulsarlon.
La Ring Road corre lungo le propaggini del ghiacciaio e nelle giornate di bel tempo la spettacolarità del panorama riempe tanto gli occhi da rendere faticosa la concentrazione alla guida
o obbliga il passeggero, in questo caso io, a foto come questa, scattata dopo essermi tolta la cintura di sicurezza e sporta con il busto completamente fuori dal finestrino. (Dimenticandomi di essere una donna di una certa età)
Ci dirigiamo verso il parcheggio e notiamo questa fila di camper sulla spiaggia; la cosa divertente è che sono rappresentante tutte le tipologie di camper
Parcheggiamo i camper per poter prenotare il giro della laguna con un mezzo anfibio. L'escursione dura 35 minuti, i mezzi partono ogni mezz'ora e bisogna mettersi in coda per prenotarla.
Gli iceberg si staccano dal ghiacciaio schiantandosi in acqua. La laguna si è formata solo 75 anni fa. Fino allora il ghiacciaio arrivava fino alla strada; ora invece si sta ritirando velocemente.
Un'escursione da non perdere: le guide a bordo raccontano, in inglese, molti particolari interessanti
e ci fanno assaggiare il ghiaccio antico di 1000 anni
La laguna dall'alto
La spiaggia di ghiaccio
Lasciamo la Baia di Jokulsarlon dopo un veloce pranzo e attraverso paesaggi spettacolosi
raggiungiamo Hofn, da dove è possibile osservare il ghiacciaio
ed poi, il promontorio di Hvalnes
Infine, lungo la Ring Road troviamo l'indicazione di un'area di sosta in mezzi ai campi. Molto spartana, come tutte le aree in Islanda ma con l'allaccio per la corrente, lo scarico per le cassette ed anche la possibilità, per chi vuole, di farsi una doccia calda. Il panorama è delizioso.
21 Agosto
Giornata di viaggio verso porto di Seydisfjordur, lungo la Ring Road che per molti tratti è una magnifica strada di costa lungo i fiordi.
Verso sera arriviamo all'area di sosta annessa al campeggio di Seydisfjordur.
22 Agosto
Il nostro viaggio in Islanda è finito ci imbarchiamo sulla "Norrona" per tornare in Danimarca
Qualche informazione.....
L'Islanda
è un vero paradiso per il camper. Gli spazi a disposizione sono
enormi ci si può fermare ovunque senza problemi (tranne che nei
parchi nazionali). Dimenticatevi
i problemi riguardanti l'utilizzo del camper: i campeggi sono spesso
delle aree di sosta molto spartane (finalmente) dove però viene
quasi sempre fornito l'attacco alla corrente e messe a disposizione
docce calde, oltre allo scarico di acque grigie e nere. In alcune il
collegamento internet è gratis. Ogni
stazione di servizio mette a disposizione una specifica area
attrezzata che i locali utilizzano regolarmente per lavare i
veicoli. In queste aree, gratuite e senza che sia richiesto di fare rifornimento di benzina, si può fare acqua e scaricare le acque grigie, ripulendo
bene la piazzola. In molte stazioni di servizio è possibile trovare
anche il pozzetto delle nere. Uno
speciale opuscolo riguardante sistemazioni/campeggi é disponibile
presso i centri di informazione turistica. A
Egilsstadir,
tappa fondamentale arrivando da Seydisfjordur,
trovate
tutto quanto è necessario per rendervi autonomi. Banche per il
cambio della valuta, supermercati molto riforniti, stazioni di
servizio e centro di informazioni turistiche. Qui
trovate alcune informazioni sui campeggi it.camping.info/islanda/campeggi
Nei
centri abitati, anche
i più sperduti,
l'approvvigionamento di alimenti non costituisce alcun problema:
anche
nei paesi più piccoli uno spaccio alimentare è comunque assicurato
ed alcune volte lo si può trovare
anche
nelle
stazioni di servizio
lungo le vie principali.
Le
aree interne invece sono quasi completamente sprovviste di spacci
alimentari.
I
prodotti alimentari locali sono certamente molto sani: in
particolare lo skyr, una via di mezzo tra la ricotta e lo yogurt, molto buono, il latte ed il burro.
Sono
diffusissime delle buste di carne varia marinata che, nonostante qualche perplessità, si rivela piuttosto buona. Nei supermercati sono reperibili frutta e verdura, tutta di importazione, però di qualità decente. Nei
supermercati si trova una birra leggerissima (2 gradi). Gli alcolici
veri e propri, compresa la birra che noi abitualmente beviamo sono in
vendita in speciali spacci di stato, per lo più annessi ai grandi supermercati: i vini sono cari, e le birre in
proporzione ancora di più.
L'introduzione
di alcolici è severamente regolamentata. E'
assolutamente necessario essere provvisti di capi di vestiario in
grado di proteggersi
dal freddo. Le
condizioni meteorologiche variano
in continuazione quindi il
sistema migliore è quello di vestirsi a strati.
Queste sono piccole annotazioni. Se pensate all'Islanda come una meta possibile potete trovare molte informazioni in Internet: www.islanda.it/guida.php Noi abbiamo anche utilizzato la guida Lonelyplanet dedicata all'Islanda. Equipaggio: Paola e Gabriella Camper: Globecar Campscout su Ducato 3.0 Durata viaggio: Milano - Hirtshals: 2 agosto - 4 agosto Islanda: 8 agosto - 22 agosto Hirtshals - Milano : 24 agosto - 26 agosto Km. percorsi : 5200