martedì 5 novembre 2013

Grecia a capodanno






Magari a qualcuno può interessare o magari no, magari può essere un idea diversa dal solito, magari non ci andrete mai in inverno perché preferite il sole e il mare blu, ma noi invece amiamo i posti di mare quando al mare quasi nessuno ci va, ed è per questo che lo scorso anno, il 25 dicembre, siamo partiti per la Grecia.
L’idea, ovviamente, non era quella di bagni d’acqua e di sole, ma piuttosto una full immersion nella Grecia classica.
Equipaggio: il sottoscritto (Mario), Roberta (mia moglie) e il pupo (Federico) che proprio durante la traversata dell’Adriatico compiva 9 anni. Tutti a bordo del nostro furgonato: Helix Izoard 555s su Renault Master del 2011.
Ecco il resoconto di questa fantastica vacanza che, in 2.900 km, ci ha fatto scoprire una Grecia (che peraltro non avevamo mai visitato) piena di storia e in completa tranquillità.


Martedì 25/12/2012

Partiamo alle 20.30 del giorno di Natale da Pinerolo, direzione Ancona e pernottiamo in Autogrill a Parma. 

Mercoledì 26/10/2012

Proseguiamo verso Ancona dove arriviamo verso le 11.00. Alle 13.00 (due ore di ritardo)  ci imbarchiamo sul traghetto per Igoumenitsa della Minoan Lines che parte alle 15.00. Il mare è calmo e, per fortuna, così rimarrà per tutta la traversata. Abbiamo prenotato una cabina tutta per noi, anche se il traghetto è mezzo vuoto (cosa che non sarà al ritorno, pieno di camion, ma per fortuna anche in tal caso la cabina era prenotata). Cena a bordo, nanna, e il giorno dopo…



Giovedì 27/12/2012

… a colazione, festeggiamo il nono compleanno del nostro pupo (che fatica nascondere il regalo nel bagaglio a mano!).
Sbarchiamo a Igoumenitsa alle 9.30, con l’emozione che ci accompagna tutte le volte che entriamo in un altro paese. Iniziamo il nostro viaggio con una sosta a Ioannina per una passeggiata sul lungo lago e un pranzo in un localino nel centro storico. Ci sarebbe da vedere la cittadella ma è giorno di chiusura  e comunque non è in programma perché vogliamo arrivare alle Meteore prima che faccia buio per farci un giro in mezzo con la luce del tramonto. Ci riusciamo e rimaniamo incantanti da questo paesaggio così particolare, la visita sarà per il giorno dopo però, e quindi ci dirigiamo al campeggio.

NOTA: In questa vacanza abbiamo deciso di appoggiarci sempre ai campeggi, così mia moglie, che da sempre fa invidia alle migliori agenzie di viaggio, ha cercato e telefonato a tutti i campeggi che erano sulla strada per sapere quali erano aperti. Per fare ciò ed avere l’elenco ha preventivamente telefonato all’Ente Nazionale del turismo Ellenico (Roma 06.4744249) chiedendo una guida dei campeggi che ci è stata tempestivamente inviata insieme a qualche cartina e brochure. Inoltre, per completezza di informazioni, per la nostra vacanza abbiamo usato una guida Michelin verde “Grecia e Isole” e basandoci appunto sui campeggi aperti abbiamo definito il percorso.

Pernottiamo quindi al campeggio Vrachos nel paese di Kastraki proprio ai piedi delle Meteore (siamo due equipaggi, noi e una coppia di austriaci con un pulmino attrezzato). 



Venerdì 28/12/2012

Al mattino visita alla Grande Meteora per iniziare, poi Agia Roussanou e per finire S.Stefano. Incontriamo un gruppo di cinque BrontoCamperSauri italiani con i quali più volte ci incroceremo nelle varie soste ma che non sono molto propensi a attaccar bottone con un piccolo VelociCamperRaptor (paura di esser sbranati?).



A parte i summenzionati siamo veramente in pochi a girar per le Meteore e ce le gustiamo con calma ma comunque a pranzo siamo già in viaggio verso Delphi e ci fermiamo a mangiare di fianco a un mezzo poco più veloce di noi.



Alla sera sosta al campeggio Apollon a Delphi. Siamo solo noi e una marea di gatti affamati 


 
Durante la notte inizia a piovere.

Sabato 29/12/2012

Visita al sito archeologico di Delphi sotto una pioggerellina fine ma costante, sembra di essere in Trentino in autunno anche se siamo a pochi km dal mare, ma  la bellezza del luogo è comunque favolosa così come il passeggiare solitari per le rovine.



 Sempre in mattinata ci spostiamo ad Osious Louka, un antico monastero sperso nel nulla che merita sicuramente una sosta. Ripartiamo verso le 13.30 e ci fermiamo a mangiare sotto il monte Parnaso, dove incontriamo anche qualche spruzzata di neve a bordo strada che ci ricorda come, poco più in su, gli Ateniesi odierni si rechino a sciare…ma non oggi, visto che continua a piovere e le cime sono immerse in una fitta nuvolaglia.
Arriviamo al campeggio Athens di Atene  alle 19.30, comodo e facile da trovare, ceniamo e ci corichiamo ancora con il rumore della pioggia sul tetto in vetroresina.

NOTA: Ci siamo più volte chiesti come avremmo potuto girare per la Grecia con una semplice cartina! I nomi sui cartelli sono, ovviamente, in alfabeto greco e, a parte vicino ad Atene, non c’è ombra di “sottotitoli” in inglese. Per consultare la cartina, se è in greco, ti devi fermare a confrontare lettera per lettera il nome di un paese e, se è in inglese, non ti serve a niente. Per la prima volta possiamo dire “viva il navigatore” che, in più, ci ha tenuto allegri con la pronuncia dei nomi delle vie.
NOTA2: Nel trasferimento tra le Meteore e Delphi, abbiamo potuto notare i segni evidenti della crisi. I lavori stradali sono tutti fermi (abbiamo viaggiato per ore a fianco di un interminabile nastro di terra battuta con ponti, cavalcavia e svincoli che avrebbe dovuto diventare un autostrada per Atene ma che ora attende tempi migliori), un capannone su due è vuoto ed abbandonato, in compenso nascono come funghi distese di pannelli solari in mezzo ai campi, unici posti dove sembra fervere l’attività lavorativa. Anche ad Atene file di negozi abbandonati fanno da contraltare a zone rimesse a nuovo per le olimpiadi del 2004.

Domenica 30/12/2012

Anche oggi piove, ma questo non ci impedisce di visitare il Museo archeologico di Atene (con alcune sale chiuse poiché la crisi non permette di avere il personale al completo) e il Museo della Guerra.
Pranzo in ristorante tipico e passeggiata per La Plaka fino a Monastiraki.
Cena e pernottamento in campeggio. Lo spostamento per la città con i mezzi pubblici si rivela molto semplice e, per fortuna, visto il periodo, non incappiamo in nessuno sciopero o manifestazione.

Lunedì 31/12/2012

Non piove più e ci dedichiamo alla visita all’Acropoli (tra tutti i resti archeologici, a nostro parere, risulteranno i meno interessanti), al Tempio di Zeus Olimpico e alla Porta di Adriano. 



Pranzo in un “fast-food” greco (nel senso di cibo greco) e a seguire, nel pomeriggio, visita al Tempio di Teseo (Theseion), passeggiata per un mercatino delle pulci e ancora un giretto per Monastiraki.
La cena e il veglione dell’ultimo dell’anno lo passiamo in camper giocando a carte ed all’Allegro Chirurgo, ma sono sicuro che chi vorrà troverà il modo di passarlo in mezzo ai festeggiamenti che si son fatti sentire a mezzanotte come un lungo e pacifico bombardamento anche se seguito da parecchie sirene di ambulanze: tutto il mondo è paese.

Martedì 01/01/2013

Iniziamo l’anno nuovo di buon mattino viaggiando su strade deserte fino a Capo Sounio che, pur essendo chiuso, ci fa intravedere il suo tempio a picco sul mare e merita la diversione.



Torniamo quindi sui nostri passi e attraversiamo il canale di Corinto che merita anche un attraversamento a piedi.
Pranziamo in uno dei pochi autogrill greci e ci dirigiamo verso Micene. Sostiamo al campeggio Mycenae (unici ospiti) nell’omonimo paesino poco sotto le rovine e sperimentiamo l’ospitalità greca con offerte da parte dei gestori di un cesto di frutta e di un ottimo pezzo di torta avanzato dai festeggiamenti della sera prima, tutto in cambio di…5 Euro. Ne diamo dieci per non sentirci troppo in colpa e ci facciamo indirizzare ad un taverna dove, come unici avventori, mangiamo Moussaka e Federico trova nel pane la monetina portafortuna di usanza greca.

Mercoledì 02/01/2013

Splende un fantastico sole e saliamo fino al sito archeologico di Micene che, come da copione, visitiamo quasi in solitudine rimanendo affascinati dalle ciclopiche mura e dalle tombe reali (tholos). Ci aggiriamo quasi stupefatti pensando alla grandezza scomparsa di questa grande e misteriosa civiltà. 



Dopo la visita ci dirigiamo verso una delle zone più selvagge della Grecia: la penisola del Mani. Vogliamo goderci questi paesaggi incontaminati in un periodo dell’anno in cui il turismo è in letargo.
Arriviamo a Gythio e passeggiamo su una spiaggia per vedere un relitto intravisto della strada, al quale giungiamo al tramonto tra immagini che ci rimarranno impresse nella memoria. 



Pernottiamo nel camping Gythion Bay dove, in controtendenza, troviamo diversi camper e roulotte in sosta, d’altronde il clima è quasi primaverile e probabilmente non sono poi così pochi a venire a svernare in questi luoghi.

Giovedì 03/01/2013

Visitiamo la regione del Mani con le sue torri e i suoi panorami mozzafiato, fino a capo Matapan.  Pranziamo in una taverna a Geroleminas e poi ci dirigiamo verso Olimpia dove dormiamo nel campeggio Diana.

NOTA: Il campeggio è difficilissimo da trovare. Arriviamo nel paese di sera e giriamo spersi fino a quando non ci fermiamo a chiedere ad un giornalaio. Un cliente gentilissimo, ci fa strada e ci porta in collina davanti all’ingresso. Neanche il navigatore sapeva più dov’era. Qui incontriamo per l’ultima volta il gruppo di Bronto visti alle Meteore. Sono in fila all’ingresso, il campeggio è tutto a terrazzamenti e loro discutono su come parcheggiare. Il proprietario ci fa passare, e poiché siamo piccoli, ci indirizza al fondo del campeggio. Veniamo inseguiti da parte degli equipaggi italioti urlanti con il terrore che gli rubiamo i posti. Ridicolo… Alla fine entrano anche loro e ci mettono un’ora a parcheggiare in tutto il resto del campeggio che era praticamente vuoto. Due volte…ridicoli!!! Un altro motivo per non pentirsi MAI di avere un piccolo furgonato.

Venerdì 04/01/2013

Al mattino ci spostiamo al parcheggio davanti all’ingresso dell’area archeologica. Questa volta la gente non manca. Centinaia di pullman arrivano a getto continuo. Olimpia d’altronde è una meta classica delle crociere del Mediterraneo e questa volta sperimentiamo cosa vuol dire visitare un sito affollato. Comunque merita ugualmente anche solo per fare una corsetta nell'antico campo di atletica.



A mezzogiorno scaldiamo i motori e ci dirigiamo a nord, obbiettivo Igoumenitsa. Ci lanciamo lungo la costa occidentale, percorriamo stradine poco più larghe del camper, affiancati anche stavolta da lunghe spianate di terra che, forse, un giorno, diventeranno un autostrada ma per ora si fermano sconsolate davanti a montagne che aspettano i loro tunnel. Percorriamo un tunnel sotto il mare ad Aktio e arriviamo poco prima dell’imbarco largamente in anticipo. Ci fermiamo perciò in un bel paesino di pescatori (di cui non abbiamo neanche segnato il nome) a passeggiare lungo il porto e ci regaliamo un’ottima cena a base di pesce in una taverna sul mare. Alle 20.00 entriamo sul piazzale d’imbarco e alle 24.00 saliamo sul traghetto.
Il mare è nuovamente calmo ma il traghetto stavolta è stracolmo. Mi fanno parcheggiare pizzicato in mezzo ai TIR e quando dovrò uscire ringrazierò ancora una volta la mia Raptor-scelta.

Sabato 05/07/2013

Scendiamo ad Ancona alle 19.15 e alle 2.00 del 06/01/2013 siamo a casa.

Ci rimarranno le foto e un ricordo fantastico di una vacanza vissuta in piena tranquillità visitando il paese che, come l’Italia, conserva i più importanti ricordi della nostra civiltà.

Un ultimo appunto…i soprannomi della vacanza (ogni vacanza…un rito):
Federico = Pizio
Papà = Filopappo
Mamma = Pandora

Volete sapere chi sono? Andate in Grecia a cercarli!

Mario e la sua ciurma.



 

4 commenti:

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  2. Magnifico ... che bei ricordi mi fate tornare alla memoria. Certo che d'inverno la Grecia deve avere un fascino tutto particolare ... l'unica cosa che non riuscirei a sopportare è andare in Grecia in inverno e non poter fare il bagno nel loro magnifico mare ...
    Grazie Mario & Ciurma

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  3. Grazie Mario.
    Ottima vacanza e ottimo diario.
    Se potessi scegliere visiterei la Grecia in inverno o primavera, mai in estate......se potessi scegliere....

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  4. Idem, mai in estate! Bellissimo diario!

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