domenica 21 ottobre 2012

La scienza e i furgonati (parte seconda)



Ora bisogna suddividere i lamieratus, siano essi Maximus Medium o Minimum, in diverse sottocategorie.
Ognuna di esse può essere Lentus o Rapido che a loro volta vengono ancora divise in Invernalis ed Estivis.

Analizziamole una per una.

LENTUS

Mentre un tempo questa specie era molto diffusa ora rimangono solo più esemplari vecchi in circolazione per cui la definizione Lentus viene perlopiù associata al piede del Sapiens simbiotico che ne determina la natura.

RAPIDO

Oggi la maggior parte dei Lamieratus fanno parte di questa categoria e mentre alcuni, come abbiamo visto sopra, sia associano ai Lentus in base al proprio simbiotico altri li si vede sfrecciare senza ritegno. Caratteristica principale non è il mezzo in se ma, anche qui, il Sapiens che lo comanda. Lo si riconosce facilmente perché quando ti sorpassa inevitabilmente si gira a guardarti sfoderando un sorriso di trionfo. Purtroppo questa abitudine rischia di portare la specie all’estinzione principalmente perché, quando si girano a guardarti, non vedono la curva a gomito 50 metri più avanti.

ESTIVUS

Caratteristica più marcata rispetto alle precedenti. Dotati in tutti i casi di tendalino e sovente di condizionatore sul tetto, si riconosce subito quando è fermo in piena estate. Rifiuta l’ombra e predilige i posti completamente al sole, il Sapiens che lo accompagna rimane rigorosamente chiuso dentro, finestrini compresi, possibilmente allacciato a più colonnine di corrente per alimentare condizionatore, frigo e ventilatori e quando scende dal mezzo lo si vede con maglioncino di cotone nonostante i 40 gradi e senza un filo di sudore per dimostrare che dentro si sta alla grande. Salvo poi rimanere a letto il lunedì mattina per terribili torcicollo o raffreddori da condizionamento.

INVERNALIS

Eterno rivale dell’Estivus è sempre incompreso dai suoi compari-scatola (tutti si chiedono come d’inverno si stia comodi in spazi così ristretti) cerca i posti più freddi delle Alpi e li frequenta assiduamente anche se non sa sciare. Il mezzo in sosta si presenta normalmente irriconoscibile tanto è coperto da oscuranti termici: il cofano, i vetri, le ruote e il sottoscocca. Tipicamente al mattino, il Sapiens scende alle 7.00 in mutande a -25 per dimostrare (anche in questo caso) che dentro si sta alla grande, e, anche in questo caso, il lunedì, non si schioda più dal letto. In talune occasioni sono stati osservati dei Sapiens in piedi addirittura alle 4.00 di mattina, quando nessuno li vede, armati di badili a coprire di neve il proprio Lamieratus per poi far vedere le foto agli amici, senza tener conto delle previsioni che davano 8 gradi e tempo sereno.
Esistono poi per ogni famiglia delle classificazioni che identificano ogni mezzo in base a:

MOBILITA': Anterio, Posterio, Integrum

ANTERIO

Gruppo più diffuso. Necessitano di gomme da neve e catene d’inverno ma consumano meno e si guidano meglio.

POSTERIO

Gruppo in minoranza. I Sapiens li prendono perché, si dice, abbiano più trazione. Convinti di questo si rifiutano persino di avvicinarsi a gomme antineve e catene salvo poi vedersi superare dal proprio retrotreno sui terreni ghiacciati.

INTEGRUM

Da non confondere con i 4 x 4 Africanus. Gli Integrum Lamieratus sono tipicamente furgoni di serie con 4 ruote motrici. Scelti principalmente da Sapiens tipo “Io ce l’ho duro (ma poi lo uso poco perché mi si smonta)” se la cavano bene in salita d’inverno e nell’uscire dai parcheggi ghiacciati salvo poi trasformarsi in bob (a due, a tre o a quattro a seconda dell’equipaggio) in discesa se non si montano le antineve, capottano sulle sterrate d’estate e bevono come degli avvinazzati tutto l’anno. Specie comunque rara.

CARATTERISTICHE ESTERNE: Tendinarum (comunemente detto tetto a soffietto), Nasonis (volgarmente detto A Banana), Super Altus, Normodotatus.

TENDINARUM

Del pastore delle Fiandre abbiamo già accennato in precedenza. Questa categoria è maggiormente diffusa nel Nord Europa e si riconosce oltre che, ovviamente, per il tetto sollevabile anche per l’enorme quantità di masserizie distribuita in ogni dove al suo interno, dappertutto meno che nei mobili che…non ci sono.

NASONIS

Il nome è provvisorio poiché, in volgare, viene chiamato in molti modi: a becco, a banana, furgonato mansardato, furgonato con protuberanza etc. Per chiarire, si tratta di quel van al quale è stato applicato un tetto che sporge in modo esagerato sul cofano. Normalmente lo si vede esibirsi in diversi modi. Rotolando in avanti nelle frenate improvvise, beccheggiando di lato sulle tortuose strade delle nostre montagne, veleggiando come all’Americans Cup sui viadotti ventosi. Si può anche capire di primo acchito quando un Sapiens è in simbiosi con questo gruppo perché lo si può osservare sperduto e cereo, vagare per i parcheggi colpito da evidenti crisi di mal di mare.

SUPER ALTUS

Trattasi di variante semplificata del Nasonis. Privo di naso o banana presenta le stesse caratteristiche di mobilità se il tetto risulta una protesi applicata post nascita, tende invece alla normalità se il tetto fa parte del suo corredo genetico. Unica eccezione il Super Altus Ducato Serialis che in quanto a bruttezza non ha rivali. All’interno possono presentare spazi ariosi o, in alcune aberrazioni presenti in natura, svilupparsi su più piani. In quest’ultimo caso, se il mezzo fa parte della categoria Minimum, presenta la caratteristica di possedere ben 4 gradini nell’arredamento interno tanto da chiedersi come diavolo ha fatto il suo creatore a farceli stare tutti.

NORMODOTATUS

Categoria più diffusa sulla quale c’è poco da dire. Unica nota riguarda il Maximum Normodotatus che data la sua lunghezza e la sua scarsa altezza può ricordare a volte un bassotto (della specie Canis).

Fine seconda parte

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